L'incenso ha acquisito vari significati nell’ambito della liturgia del tempio. Oltre alle sue caratteristiche estetiche come il profumo e il bel colore, il fumo ottenuto dalla combustione dell’incenso giunse a rappresentare la preghiera che saliva verso il Cielo, dall’ “odore gradevole, sacrificio di fuoco in onore del Signore” (Esodo 29,18). Nel libro dell'Esodo Dio dice a Mosè: “Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia profumata, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; ne farai un profumo composto secondo l'arte del profumiere, salato, puro, santo; ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io mi incontrerò con te: esso sarà per voi cosa santissima” (Es 30, 34-36). Alcuni commentari ebraici specificano anche quale debba essere la composizione dell’incenso, citando ingredienti come i fiori di lavanda essiccata, nardo (rappresentato anche nello stemma pontificio di Papa Francesco), zafferano (Crocus) e agnocasto (chiamato anche “balsamo di Abramo”), onice in polvere (minerale, tipo di calcedonio), cassia (olio prodotto da ramoscelli di cannella) e chiodi di garofano (precedentemente imbevuti nel vino), corteccia di cannella, resine di alberi di canfora e bosswellia (tre tipi: mirra, olibano e bdellium) e infine sale del Mar Morto.
Don Piotr Zelazko SSD, (laureato presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, docente presso la Pontificia Università Salesiana di Roma - Studium Theologicum Salesianum e Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, parroco della parrocchia di lingua ebraica a Beer Sheva) vi invita ad acquistare un autentico incenso realizzato nel cuore del deserto del Neghev.
La parrocchia cattolica di lingua ebraica di S.Abramo a Beer Sheva (Israele) promuove una campagna speciale per aiutare i senzatetto. Attualmente, in un piccolo appartamento adiacente alla chiesa parrocchiale abitano due donne: Colette e Tigisti.
Colette viene dal Benin e sfortunatamente è cieca. Tigisti invece, in circostanze drammatiche, è riuscita a fuggire dall’ Eritrea passando attraverso il Sinai, fino a raggiungere Israele. Per Colette e Tigisti produrre e vendere incenso è una occasione unica per tornare a condurre una vita quanto più possibile “normale”, e per riuscire a pagare l'affitto dell'appartamento in cui risiedono, oltre che per comprare da mangiare. Attraverso la preparazione e il confezionamento dell’incenso, Colette e Tigisti riescono a sentirsi davvero “utili”, poiché quest’attività permette loro di sentirsi attive e utili all’interno della comunità.
Acquistando questo originale incenso del deserto del Neghev non si acquista soltanto un prodotto di ottima qualità, ma si supporta il Progetto "Aiutiamo i Senzatetto" .
Incenso classico, con un delicato aroma fruttato. Ideale per le celebrazioni penitenziali.
Incenso dal profumo deciso e tracce di aromi forti, come quello della corteccia di cannella. Le sue intense fragranze lo rendono adatto per adorazioni eucaristiche e per celebrazioni gioiose.
L’accurata selezione di questo incenso, così come la presenza dei sali del Mar Morto, lo rendono un prodotto esclusivo e ideale per grandi eventi, celebrazioni in cattedrali, basiliche e chiese di una certa importanza.
Maggiori informazioni si possono richiedere inviando una e-mail a: incensodaldesertodinegev@gmail.com